Start-up nel mercato del Procurement

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Negli ultimi 15 anni abbiamo assistito a un processo di cambiamento progressivo nelle aree aziendali considerate da sempre “strategiche”.

L’analogo sviluppo però non si è ancora percepito nel mondo degli uffici acquisti, se non ora, grazie all’ottimizzazione che sta prendendo il posto del tanto ambito taglio dei costi.

Secondo recenti studi il procurement è ufficialmente in una fase crescente. Il 42% delle start-up ha sede in Europa mentre il 79% degli investimenti è assorbito dalle realtà americane.

È un mercato attualmente ancora in evoluzione nonostante la maggior parte delle start-up ricoprano attualmente più fasi del procurement.

Alcune di esse si focalizzano su tool di monitoraggio con annessi analisi sul rischio, altre si focalizzano su specifiche supply chain di riferimento con lo scopo di aumentare la competitività delle aziende e la loro reputazione.

Un altro ramo di azione del procurement si è invece specializzato nelle fasi di outsourching, prediligendo lo scouting, la richiesta di quotazione e parte di negoziazione in contract management.

Le soluzioni vengono condivise in Saas permettendo l’analisi della spesa, la gestione e approvazione dei contratti e le richieste di quotazione d’acquisto.

La tecnologia in Cloud ha permesso un punto di svolta per il procurement, rendendo i servizi erogati fluidi, adottando metodologie agili e meno dispendiose grazie all’aggiornamento costante dei programmi senza la necessità di ulteriori investimenti.

Attualmente, riscontrata dall’esperienza di Studio Amica, in Italia ancora troppi soggetti non sono dotati di sistemi di automatizzazione digitale per gli uffici acquisti.

L’e-mail attualmente resta ancora lo strumento principale per la gestione dei fornitori soprattutto per le piccole/medie realtà.

Per rispondere in maniera mirata e strutturata il software di procurement deve coprire tutte e tre le fasi del processo di acquisto, con particolare attenzione al sourching e al supply.

Questa crescita attuale è condizionata dalle considerevoli richieste riguardanti lo sviluppo di un albo fornitori, integrando vecchi fornitori con nuovi fornitori e definendo un processo automatico e digitale per la qualifica degli stessi.

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